La primavera, ogni anno, dal 1996 ha un sapore diverso. Ogni 21 marzo, oltre all’esplosione di colori e della natura che deriva dall’inizio della primavera, questa data è ricordata per essere la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Tanti gli eroi che hanno perso la vita per dire no alla mafia, per combattere gli usi e i (mal)costumi della mafia.
Nelle prossime ore la Rai, sempre attenta al tema e al ricordo delle vittime della mafia, manderà in onda uno spot che ricorda alcuni tra le vittime della mafia. Tra questi Gianni Carnicella, inserito non molto tempo fa tra le “vittime della mafia” e riconosciuto come tale dai principali siti e registri vicini ai familiari delle vittime della mafia.
Assassinato il 7 luglio 1992 sulla scalinata della Parrocchia San Bernardino, Gianni Carnicella aveva riportato in città doti quali la correttezza, la trasparenza e il non cedere a patti; la mancata concessione per il concerto del cantante partenopeo Nino D’Angelo è stata indicata come il motivo ufficiale per l’assassinio del primo cittadino.
Molfetta a distanza di quasi 27 anni si dice orgogliosa del suo ex primo cittadino e mantiene vivo il ricordo ogni anno, su quel maledetto luogo. Da tempo, invece, la questione del sindaco Gianni Carnicella ha scosso non solo Molfetta e i dintorni, ma è giunta alla cronaca nazionale e oggi arriva il dovuto tributo ad un uomo di altri tempi e altri valori.