Passano gli anni, le abitudini evolvono, eppure, nella notte della maturità c’è qualcosa di immutato e immutabile. Una sensazione di certo personale, ma che ha tratti comuni in ognuno di noi: la paura, l’emozione, la tensione per ciò che accadrà e la nostalgia per una vita liceale che non tornerà più. Molfetta la vive un po’ a modo suo, a partire dalla sera, dai raduni in spiaggia, quando tutti i maturandi si danno appuntamento alla Prima Cala, ieri con la chitarra in mano, oggi probabilmente con smartphone e casse bluetooth.
La musica in sottofondo è sempre la stessa, immutabile colonna sonora di questi giorni: “Notte prima degli esami”, l’inno della maturità di Antonello Venditti. Si canta a squarciagola, insieme, condividendo quei sentimenti e quelle sensazioni che poi ognuno si porterà dentro per il resto della vita.
Così è accaduto anche ieri, con la tradizione rispettata, a precedere le ore precedenti alla prima prova, quella che rompe il ghiaccio in vista della seconda di domani e dell’esame orale. Da quest’anno si cambia e un po’ di straniamento forse lo proveranno anche i docenti, che si dovranno destreggiare tra le nuove modalità di esame.
Oggi però, tutto come da copione. Sette tracce tra cui scegliere per il tema di italiano: due di analisi del testo, tre di analisi e produzione di testo argomentativo, due su riflessioni di carattere espositivo argomentativo. Tanti come sempre i pronostici sulle possibili tematiche, con Primo Levi e la sfida ambientalista di Greta Thunberg tra i più quotati. La verità sarà svelata tra poche ore, quando il treno Maturità 2019 sarà ufficialmente partito e anche i nostri ragazzi saranno pronti a vivere tutte le emozioni degli esami di stato.