L’Istituto scolastico molfettese “Amerigo Vespucci” compie cent’anni. Lo fa celebrando questa ricorrenza in grande stile, con una mostra che ripercorre il secolo di storia della “scuola del mare”.
Tantissimi infatti, i cittadini molfettesi – e non – che grazie al percorso formativo nautico offerto dall’istituto hanno conseguito negli anni brevetti e certificazioni per essere uomini di marineria.
E’ proprio sulla formazione, sulla storia e con uno sguardo al futuro che si è incentrato l’evento di presentazione della mostra, presente in Sala dei Templari fino al 30 ottobre e dal titolo “Scuola Professionale Marittima, cento anni tra la gente di mare”.
L’iniziativa di questa mattina, tenutasi presso la Sala Consiliare “Gianni Carnicella” alla presenza, tra gli altri, di illustri ospiti e delle istituzioni civili e militari è stata introdotta dall’interessante excursus storico del dirigente scolastico, prof. Carmelo D’Aucelli, che ha ricordato le origini dell’istituto, con le prime attività avviate a cavallo tra il 1919 e il 1920.
“Questa scuola si è da sempre contraddistinta come eccellenza della Puglia. Molti studenti, oggi hanno raggiunto importanti qualifiche professionali e solcano i mari nella Marina, o portando avanti l’arte della pesca”.
C’è anche voglia di aprirsi per il futuro, di ascoltare quelli che sono i suggerimenti su nuovi indirizzi da aggiungere alla già ampia offerta formativa, seppur conservando il mare come grande vocazione.
Nel corso della mattinata sono intervenuti anche l’assessore alla cultura e vicesindaco Sara Allegretta, che ha portato i saluti istituzionali dell’amministrazione comunale e i relatori Antonella Pompilio, Direttore Archivio di Stato di Bari; Michele Burlando, Comandante della Capitaneria di Porto di Molfetta; Rosaria Fontana, Direttore della Biblioteca Comunale; Michele De Pinto, Ammiraglio di squadra; Lamberto Piccininni, Presidente ANMI Molfetta e Giovanni Lafirenze, Consiglio Nazionale ANVCG.
Tutti gli interventi si sono concentrati sui progetti e sulle relazioni tra gli enti e la scuola, ma anche su nuove esigenze per il territorio, come la formazione di una grande “Accademia del mare”, necessaria in un territorio a prevalenza costiera come la Puglia.