Il Pulo riprende vita, con una grande premessa: ci vorrà ancora un po’ di tempo prima di poterlo restituire alla cittadinanza e alla fruizione pubblica. Questo è quello che abbiamo appreso nel sopralluogo avvenuto questa stamattina da rappresentanti della stampa locale e dalle istituzioni.
D’altra parte, il lavoro svolto da parte di Roberto Greco e della squadra forestale che si sta occupando della messa in sicurezza del percorso di viabilità interna alla dolina del Pulo di Molfetta è certosino. In poco più di una settimana, già una buona parte dell’itinerario è reso percorribile, con la possibilità di accedere anche alle grotte, un tempo adibite ad ospitare un monumentale presepe vivente.
“Quello che abbiamo trovato – afferma Greco – è stato un insieme di rovi, da catalogare e rimuovere, per ripristinare nell’immediato il percorso principale e in seguito la viabilità secondaria”. L’operazione non è delle più immediate. E’ infatti necessario preventivamente catalogare le specie di piante che crescono nella dolina, identificando quelle da proteggere ed eliminando poi tutte le altre. Non si può, in parole povere, procedere con una netta eliminazione di tutti i tronchi e le piantagioni che hanno reso inaccessibile chiunque al Pulo.
Inoltre, c’è da recuperare una serie di muretti e scalinate, necessarie per raggiungere la nitriera borbonica situata nelle zone inferiori, per poter dunque mettere in sicurezza l’intera dolina e ripristinare il percorso originario.
A supportare il lavoro dei forestali, vi è anche un team composto da due archeologi.
Ci vorrà ancora del tempo, ma Molfetta si prepara a riottenere il Pulo, che potrà essere un ulteriore punto di forza per la candidatura di Molfetta a Capitale della Cultura 2021, come sottolineato da Sara Allegretta: “Il Pulo rappresenta la nostra storia e il nostro passato tutto da recuperare – afferma l’assessore – Ci stiamo riappropriando del diritto all’uso di questo bene. Nella competizione che ci attende, riavere il Pulo sarà un punto fondamentale”.