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“Ci manca il contatto con i bambini”. Mara Aurora racconta la fase 2 per i più piccoli

Alessia Sciancalepore
Baby Planet
La responsabile di Baby Planet: "La più grande carenza che abbiamo riscontrato è stata quella relazionale"
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Ci manca il contatto. Che sia visivo, o fisico, ne abbiamo bisogno.

Viviamo di relazioni e di interazioni e quando queste vengono a mancare, ci sentiamo persi. Ma la sensazione di smarrimento, che ci ha accompagnati in questo delicato periodo, si amplifica esponenzialmente quando, a percepirla e a sentirne gli effetti, sono i bambini.

“La più grande carenza che abbiamo riscontrato è stata quella relazionale”.

A parlare è Mara Aurora, responsabile, insieme a Katia Alicino, del centro per l’infanzia Baby Planet. Una struttura che, da più di 13 anni, si occupa dei più piccoli con servizi di asilo nido e di attività educative per il tempo libero, rivolgendosi a bambini di diverse fasce d’età (dai 3 mesi ai 6 anni). Un’attività come questa, che si declina quotidianamente in contatti diretti con i più piccoli, ha dovuto rinnovarsi, rilanciando modi nuovi di educare.

“Non abbiamo mai smesso di tenere vivo il contatto – ci spiega Mara Aurora – e ci siamo reinventati. Abbiamo organizzato attività a distanza, tramite la nostra pagina Facebook”.

Video interattivi, filastrocche, e letture animate: strumenti creativi dei cosiddetti LEAD – legami educativi a distanza. Il corrispettivo “baby” della didattica online per i più grandi.

Così facendo, le distanze si sono accorciate ed è stato possibile, per gli educatori della struttura, ricreare l’ambiente di riferimento in cui quotidianamente i bambini giocavano ed interagivano, fino a qualche mese fa. l suono delle loro voci, i loro volti sorridenti, seppur dietro uno schermo, hanno sopperito all’assenza fisica.

Ma, ora che l’estate è alla porte, è impossibile non domandarsi se ci sia qualche modo per poter tornare a condividere, insieme ai piccoli frequentatori della struttura, le giornate di sole che ci attendono.

“Stiamo pensando di riaprire come centro estivo accreditato – illustra la responsabile – per bambini dai 3 anni in su. Preliminarmente, però, bisogna valutare le disposizioni legislative, svolgere sanificazioni e dotarsi del materiale protettivo necessario. Oltre al fatto che sarà imprescindibile fare formazione anche agli educatori, affinché siano pronti ad affrontare una situazione di tale portata”.

I parametri restrittivi che si prospettano all’orizzonte, implicheranno necessariamente dei cambiamenti nella gestione: saranno esclusi dalle attività estive, per cause di forza maggiore, i bambini al di sotto dei 3 anni, bisognerà far fronte al restringimento del rapporto educatore-bambino (ridottosi ad 1:5), e soprattutto non sarà possibile accogliere le adesioni di tutte le famiglie. Infatti, a causa di quanto appena detto, verrà data priorità e precedenza a quei bambini i cui genitori saranno impegnati al lavoro anche durante il periodo estivo.

Un’altra differenza rispetto agli anni precedenti, è legata al fatto che non sarà pensabile una partnership con uno stabilimento balneare; infatti, tutto si svolgerà all’interno degli ambienti del centro.

“Sentiamo di poter garantire maggiore sicurezza ai piccoli restando in sede – spiega – Abbiamo gli spazi giusti per garantire il rispetto di tutte le norme”.

E nonostante il reinserimento dei bambini, potrebbe potenzialmente non essere semplice, la fiducia in una ripresa gioiosa e in sicurezza, scaccia via ogni nube.

martedì 26 Maggio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 14:44)

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