Aveva destato più di qualche chiacchiericcio la nota del Liberatorio Politico, soprattutto sulla parte riguardante la “pulizia” dai drappi biancorossi e il finanziamento da parte dell’amministrazione per la festa promozione, nonostante la fase 3 post pandemia.
Parole e chiacchiere che non accennano a placarsi.
“Noi tifosi siamo guidati dalla passione viscerale a sostegno dei colori della nostra città – scrivono i tifosi sulla pagina Facebook “Molfetta Unica Fede 1917” –Come sempre non si perde occasione per trasformare comportamenti mossi dalla passione spontanea in questioni politiche che a noi non interessano”.
Questioni “politiche” che non dovrebbero avere a che fare con il calcio e con il tifo. Purtroppo la questione del finanziamento della festa promozione è stato molto più che chiacchiere da bar.
“Ci teniamo a precisare che noi e la società Molfetta Calcio viaggiamo su due binari paralleli e che ogni drappo o striscione affisso in città è stato autofinanziato dai gruppi organizzati e tifosi vari – fanno sapere i tifosi – Per quanto riguarda altre questioni “economico/politiche” vi risponderanno i diretti interessati, perché a noi ci guida solo la passione”.
Passione che è stato uno degli elementi cardine della conquista della serie D con i tifosi molfettesi autentico dodicesimo uomo in campo. Adesso i tifosi fanno sentire la propria voce. E non è il Paolo Poli il teatro della loro dimostrazione di passione.