Cronaca

In fiamme l’auto del vicecomandante della polizia penitenziaria

La Redazione
Carabinieri
Stando alle prime ricostruzioni, si tratterebbe di un incendio doloso che fa seguito alle minacce ricevute dal funzionario, nei giorni scorsi
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Questa notte, poco prima delle 5, un forte boato e una densa colonna di fumo nero hanno svegliato Molfetta. In particolare la zona circostante a via Michiello, dove ben tre auto sono state incendiate.

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Le fiamme, che sono divampate violentemente, hanno danneggiato anche la facciata del palazzo sotto il quale erano parcheggiate. Tra i veicoli coinvolti, una Dacia Duster e una Chevrolet Aveo, completamente inghiottite dal rogo, ed una Lancia Musa, solo lievemente lambita dalle fiamme.
nSul posto sono accorse le autorità competenti e i vigili del fuoco che hanno provveduto a far evacuare i condomini del palazzo danneggiato.

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Dopo i primi accertamenti, inoltre, è stata verificata l'appartenenza di due dei tre veicoli coinvolti. Le due auto distrutte appartenevano al vicecomandante della polizia penitenziaria del carcere di Trani, residente a Molfetta. 

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Dalle dichiarazioni del segretario regionale del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria (Sappe), Federico Pilagatti, si tratterebbe di un incendio doloso.
n"Possiamo desumere si tratti di un attentato, dalle minacce scritte che il funzionario in questione avrebbe ricevuto nei scorsi giorni e che sono al vaglio della magistratura. Forse il suo modo di operare nel rispetto della legalità potrebbe non piacere a qualcuno all'interno del penitenziario tranese abituato da qualche tempo a fare i propri comodi".

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Al momento sono in corso le indagini per accertare la fondatezza di queste ipotesi.
n"Questo drammatico episodio, qualora confermato la direbbe lunga sul livello di gravità raggiunto all'interno del penitenziario tranese, e alzerebbe ancora l'asticella delle minacce verbali a cui i poliziotti sarebbero sottoposti da parte di detenuti che sembrerebbero godere di immunità. Il Sappe si augura infine che l'amministrazione penitenziaria non allontani il funzionario dal penitenziario (a tutela della sua incolumità) invece di ripristinare la legalità all'interno del carcere, anche con l'intervento del Gruppo operativo mobile (Gom) poiché la risposta dei poliziotti sarà decisa e clamorosa".

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lunedì 10 Maggio 2021

(modifica il 28 Luglio 2022, 2:52)

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