Cronaca

Blitz contro i clan Mercante e Strisciuglio

La Redazione
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Bari. Blitz contro i clan Mercante e Strisciuglio
L'operazione in mattinata
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Nelle prime ore della mattinata odierna, a Bari, Trani, Lecce e Potenza, la polizia di Stato a conclusione di un’articolata attività investigativa, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia e condotta dalla squadra mobile di Bari, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere e ai domiciliari, emessa dal g.i.p. del tribunale di Bari, nei confronti dei sottoelencati soggetti, esponenti di rilievo ed appartenenti ai clan “Mercante” e “Strisciuglio”.

Custodia cautelare in carcere:

Mercante Giuseppe, detto “pinuccio il drogato” e “compà peppe”

Cascella Francesco

Castriotta Andrea, detenuto presso la casa circondariale di Trani;

Catalano Michele, detto “zio chele”

Cucumazzo Christian

De Bernardis Alessandro, detto “brodino”

De Caro Domenico, detto “mimmo il ragioniere;

De Meo Umberto

Fiengo Gennaro

Lorusso Michele

Lucchesi Riccardo

Petroni Emanuel

Smurro Costantino

Tritto Giovanni, detto “Giovanni piccolino”

Sedicina Nicola, detenuto presso la casa circondariale di bari.

Custodia cautelare agli arresti domiciliari:

Caldarulo Stefano, detto “mazz mazz”

Cutrignelli Giuseppe

Di Bari Vito, detto “u buc”

Caizzi Antonio, detto “u pidich”

Di Bari Damiano

Genchi Giuseppe

Laraspata Antonio, detto “la pupa”

Ladisa Giuseppe, detto “peciù”

De Santis Antonio

Cavone Vito

I predetti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, aggravata dall’uso delle armi, di due tentativi di omicidio in danno di altrettanti esponenti dei clan “Strisciuglio” e “Mercante”, aggravati dal metodo mafioso, nonché di estorsione continuata ed aggravata in danno di commercianti e di proprietari di autovetture e motocicli precedentemente sottratti.

Secondo le risultanze investigative, il clan “Mercante”, operante in posizione dominante nel quartiere “Libertà” di Bari ed in alcuni comuni del nord barese, con a capo Mercante Giuseppe, si riforniva di stupefacente, anche in consistenti quantitativi, da differenti canali di approvvigionamento, tra i quali il pregiudicato Luisi Luigi, ucciso nel corso di un agguato nell’ottobre del 2016, nonché da Cascella Francesco e De Bernardis Alessandro, oltre che da Caizzi Antonio.

Il primo dei tentati omicidi contestati ed aggravati dal metodo mafioso, avvenuto il 27.3.2014, ha avuto come vittima Valentino Vincenzo, esponente del clan Strisciuglio, e – secondo quanto accertato – sarebbe stato commissionato da De Bernardis Alessandro ed eseguito da Lucchesi Riccardo e Lorusso Michele. L’evento non si verificava per l’inceppamento dell’arma. si tratta di una risposta all’accoltellamento, avvenuto lo stesso giorno, da parte del Valentino ai danni di De Meo Umberto, accoltellamento peraltro commesso per legittima difesa.

Il secondo tentato omicidio, anch’esso aggravato dal metodo mafioso, fu commesso il 25.4.2014 nei confronti di De Bernardis Alessandro e Lucchesi Riccardo ed è stato contestato a Tritto Giovanni e Cucumazzo Christian, ritenuti esponenti del clan “Strisciuglio,’‘ operante sul quartiere San Paolo di Bari. L’evento, anche in questo caso, non si concretizzava a causa del cattivo funzionamento dell’arma utilizzata.

Nel corso delle investigazioni sono stati sequestrati ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, nonché 10 pistole e numeroso munizionamento.

mercoledì 4 Aprile 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 15:08)

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