Dopo la notizia di questa mattina, arrivano ulteriori informazioni rispetto alla pioggia di avvisi di garanzia che ha caratterizzato Molfetta. Perquisizioni e sequestri, con contestuale notifica degli avvisi di garanzia, sono stati eseguiti dalla Guardia di finanza a carico del sindaco, Tommaso Minervini, e di altre 22 persone tra amministratori, funzionari e dirigenti comunali, tecnici e referenti di aziende per alcuni appalti pubblici.
L’inchiesta riguarda presunte turbative d’asta relative a lavori di rifacimento di piazza Aldo Moro, interventi alla sede della ex cementeria e servizio di monitoraggio delle acque del porto. Al primo cittadino viene contestato unicamente il reato di turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, in concorso con altri indagati.
Per il resto i reati, a vario titolo contestati, risalenti al periodo luglio 2018-agosto 2020, sono turbativa d’asta, corruzione e peculato.
Tra i 23 indagati anche l’assessore ai lavori pubblici, Mariano Caputo, il consigliere comunale Anna Sara Castriotta, alcuni funzionari e dirigenti comunali. Diverse le perquisizioni effettuate nelle abitazioni, negli uffici del Comune, nelle sedi delle aziende interessate ai diversi appalti e nei cantieri, compreso quello del porto di Molfetta.