Cultura

Timeout, l’esordio cinematografico del giovane molfettese Davide Petruzzella

Adriano Failli
Davide Petruzzella sul set di Timeout
Il sogno è quello che sia solo il primo tassello di una lunga carriera dietro la cinepresa
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La storia di Davide Petruzzella, molfettese di 21 anni, parte da lontano. Precisamente dalla sua infanzia, da quando per gioco si è ritrovato con una telecamera in mano e la voglia di filmare ogni cosa che lo circondasse. E quando la telecamera non c’era, si spacciava qualche giocattolo per una cinepresa. Eppure la passione per il cinema non aveva mai stuzzicato le idee del giovane molfettese fino a poco tempo fa.

In adolescenza l’iscrizione ad un corso teatrale lo ha avvicinato alla recitazione e poi nuovamente alla macchina da presa, ancora per gioco, questa volta con brevi sketch caricati su Youtube, poi con una serie di piccoli corti e infine con Ouroboros, una web serie, nata dall’idea di altri suoi coetanei. Da qui, la scelta, che aveva un unico comune denominatore: la videocamera, la sua passione per le ore di riprese, per il montaggio. Non poteva che essere questa la sua strada. E così l’abbandono degli studi universitari e la scommessa di poter realizzare un vero e proprio film, per provare a concorrere verso i pochissimi posti del Centro sperimentale di cinematografia a Roma, che ha dato i natali ai più talentuosi cineasti degli ultimi anni.

Con il supporto degli amici di sempre, gli stessi della compagnia teatrale, di cui molti dei quali hanno composto il cast del mediometraggio, con la supervisione degli insegnanti Marco Grossi e Marianna de Pinto e dopo mesi di duro lavoro, nasce Timeout.
Il film, della durata di un’ora, narra le vicende di Francesco (interpretato da Francesco Annoscia), adolescente sociopatico con una difficoltosa situazione familiare, costretto ad una dolorosa scelta che lo porterà a confrontarsi con grandi dubbi esistenziali. La proiezione è avvenuta lo scorso 18 giugno presso Pro Loco Babilonia, possibili altre proiezioni future, certo è che il mediometraggio, a differenza dei precedenti lavori del regista, non approderà sul web.

Si è trattato di una piccola fatica, nata nell’agosto scorso e sviluppatasi fino ai primi mesi del 2017, con la stesura della sceneggiatura completa, mentre le riprese, avvenute parallelamente al montaggio, sono terminate nei primi di giugno.

Tra dieci anni Davide vorrebbe vedere realizzato il suo piccolo-grande sogno: quello di essere su un set vero, a fare la gavetta, a crescere per provare anche solo ad assaporare le grandi speranze che ha abbracciato, anche solo per gioco, sin da piccolo. La paura è quella di essere divorato da un mondo che sa essere avvolte spietato, ma che prima o poi ripaga il talento. E quello per ora, assieme a un grande potenziale e alla voglia di mettersi in gioco, non manca di sicuro.

lunedì 3 Luglio 2017

(modifica il 30 Luglio 2022, 1:48)

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Giovanna minervini
Giovanna minervini
6 anni fa

Il tuo lavoro e' di grande impatto emotivo; fa riflettere e pone dubbi : insomma fa pensare rendendo lo spettatore attivo alla comprensione della vicenda . Complimenti!!