Cultura

Emozioni, colore, calore. Un anno di eventi a Molfetta

Alessia Sciancalepore
Papa Francesco a Molfetta
Da gennaio a dicembre. Il meglio del 2018
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Un altro anno volge al termine. Molfetta si appresta ad arrivare al traguardo di questo 2018, dopo aver superato, più o meno brillantemente, gli ostacoli incontrati sul percorso. La pagina culturale, di colore e folclore, al netto di questi mesi trascorsi, non lascia delusi.

Ma come ogni buon bilancio impone, è opportuno partire dall’inizio: gennaio. Mese di rodaggio e assestamento che ci ha, però, regalato un grande riconoscimento. Molfetta è stata, infatti, inclusa nell’elenco regionale dei comuni ad economia prevalentemente turistica e Città d’arte.

L’attestato calibro artistico-culturale della nostra città, rafforzato anche dallo stanziamento di fondi per la riqualificazione della biblioteca comunale, non ha “steccato” le aspettative del suddetto riconoscimento.

Il mese di febbraio ci ha fatto dono di una bellissima storia: un capitolo di vita e di avventura. Come dimenticare la tenace signora che, vagabondando per le strade della nostra città, senza possedere alcunché e senza dimora, aveva catalizzato l’attenzione di tutti i molfettesi? Partita dalla Toscana, era giunta fin qui con l’aiuto di quanti avevano supportato questa sua scelta, volta alla ricerca di un nuovo senso delle cose, di quei tratti di umanità a volte perduta.

Ma passiamo a marzo. Mese caldissimo, non tanto per le sue temperature (eccezionalmente proibitive quest’anno), quanto per il coinvolgimento che la preparazione alla Settimana Santa porta con sé. In un turbinio di tradizioni ed emozioni, la città si è preparata ad uno degli eventi più sentiti, partecipati e coinvolgenti degli ultimi anni. Il 20 Aprile è stata, e lo è tutt’ora, una data di quelle che si segnano in rosso sul calendario: Papa Francesco ha fatto visita alla nostra città.

Effettivamente, se dovessimo scegliere la sintesi perfetta per questo anno appena trascorso, sicuramente la visita pastorale del Santo Padre, sarebbe l’evento più appropriato, perché condenserebbe efficacemente la compartecipazione e la vicinanza che la nostra città ha dimostrato.

Il mese di maggio, nel quale ricorre la celebrazione per la “Medonne du tremelizze”, è stato anche caratterizzato da un’attenzione particolare per la figura di don Tonino. Soggetto ed oggetto del progetto “Scuole in cammino con don Tonino” che ha coinvolto alcune scuole molfettesi e non solo, messesi letteralmente sulle sue orme a 25 anni dalla sua scomparsa.

Giugno all’insegna della valorizzazione del patrimonio culturale cittadino. A partire dall’iniziativa diocesana #Chieseaperte che ha reso fruibili alcune delle nostre chiese, con tour virtuali svoltisiattraverso un applicativo digitale con QR Code, è stata ancheriproposta la vincente iniziativa di “Tesori d’arte sacra -Visite alle torri del Duomo”.

Voltando pagina, dal sacro si passa al profano. Il duo meridionale più irriverente della Tv, quello di Pio e Amedeo, ha inondato con la propria comicità banchina San Domenico facendo da apripista alla stagione di concerti inaugurata a fine luglio con i Jethro Tull.

Agosto. Molfetta si aggiudica la qualifica di ″Città che legge″ per il biennio 2018/2019 e vede anche due suoi concittadini partecipi della 9^ edizione della rassegna letteraria “Libri nel Borgo Antico”. Un evento di grande rilievo e prestigio nel quale lo scambio e il confronto letterario la fa da padrona.

Sulla stessa lunghezza d’onda, l’evento, svoltosi in settembre, in memoria di una delle più grandi donne del nostro novecento: Elena Germano Finocchiaro. Una donna eclettica, uno spirito sui generis nel quale trovava giusto equilibrio anche la sua grande intransigenza e la sua grande professionalità di docente, oltre che moglie del sindaco Finocchiaro.

Coinvolgente, invece, l’idea di riproporre ad Ottobre la “Giornata nazionale delle famiglie al museo”. In rappresentanza della nostra città ha aderito con grande entusiasmo il Museo Diocesano, predisponendo visite educative, giochi a tema e attività pensate appositamente per l’occasione e su misura per le famiglie che sisono rese protagoniste.

Novembre e l’ormai consolidata tradizione dell’associazione musicale “S. Cecilia” di omaggiare la propria patrona (patrona della Musica), Santa Cecilia con un’iniziativa che ha previsto non solo un’esibizione del suddetto sodalizio musicale, ma anche la consegna del “Premio Santa Cecilia 2018” ad un artista molfettese distintosi per doti umane ed artistiche.

Ed infine dicembre. Mese controverso e amatissimo. Quest’anno, in occasione delle festività natalizie, ciò che ha sicuramente fatto più scalpore è stata la scelta di addobbare vistosamente e capillarmente le strade cittadine con luminarie di ogni genere. Ma non solo luci. Il Natale molfettese, quest’anno, ha raggiunto anche quelle zone che solitamente restano “marginali”, protagoniste delciclo “Natale in periferia”.

giovedì 27 Dicembre 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 7:26)

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