Cultura

“Parole d’amore e libertà”, all’IISS Ferraris l’evento con Vladimir Luxuria

Adriano Failli
Il preside Luigi Melpignano e Vladimir Luxuria
La serata di ieri nell'ambito del progetto di educazione alle differenze e prevenzione del bullismo omotransfobico
scrivi un commento 1589

Educare alle differenze. E’ stato questo il concetto alla base del lungo progetto per la prevenzione del bullismo per l’orientamento sessuale ed identità di genere che ha coinvolto circa 350 insegnanti, realizzato dagli istituti in collaborazione con Arcigay. Un percorso che si è concluso nella serata di ieri, intitolata “Parole d’amore e libertà per prevenire la violenza” e che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, fra cui l’ex deputato Vladimir Luxuria, presso l’istituto IISS “Galileo Ferraris” di Molfetta.

La serata, moderata dalla docente Maria Camporeale, si è concentrata sul valore delle differenze, sulla tutela delle libertà e dell’affermazione di una identità sessuale autentica, non radicata in principi e modelli dettati da una cultura o da una società. A tal proposito, dopo i saluti del preside del “Ferraris”, Luigi Melpignano, del presidente nazionale di Arcigay, Luciano Popolo e del vicesindaco, Sara Allegretta, che hanno tirato le somme sul lungo progetto che ha coinvolto le istituzioni scolastiche e amministrative, con patrocini morali e con la costituzione della rete organizzativa che ha visto in prima linea vari rappresentanti di Arcigay tenere incontri sulla prevenzione del bullismo e la tutela dei diritti LGBTI, si è passati ad interventi più tecnici, come quello di Alessandro Taurino, psicologo e docente di Psicologia clinica presso l’Università di Bari.

“E’ necessario che ci sia una condivisione nell’affermazione delle radici di una propria identità e di un proprio orientamento sessuale – afferma il professor Taurino – è necessario uscire dagli schemi imposti da una società. Non è la natura che detta un modello di famiglia o di relazione, ma la società. Una mamma che va da un medico preoccupata per l’orientamento sessuale del proprio figlio è da denunciare: commette una violazione all’identità sessuale e personale di quel ragazzo. La sensibilizzazione ora va fatta anche nei generi. Basta a limitarci al maschile e al femminile, ci vorrebbe almeno l’identificazione di un terzo genere. E’ importante realizzare serate di questo tipo ed è necessario educare alle differenze e alla felicità. Spesso ciò che fa più paura è proprio questo, che due persone dello stesso sesso siano felici insieme”.

Prima dell’ultimo intervento dell’assessore regionale Sebastiano Leo, che ha sottolineato l’impegno anche economico delle istituzioni in questa battaglia comune contro le violazioni di diritti personali all’affermazione della propria identità sessuale, è toccato al corposo intervento di Vladimir Luxuria, testimonial nazionale della battaglia comune che da anni la comunità LGBTI porta avanti per la parità dei diritti civili.

“La prima volta che si cominciò a parlare di violenza sessuale e di genere in Italia, fu dopo un monologo di Franca Rame, che in sette minuti e con grande cinismo, sintetizzò il dolore e l’atrocità di uno stupro. Questo a significare quanto la cultura, il teatro, possano sdoganare certi concetti sconosciuti. La parola transessuale è stata introdotta per la prima volta nel 1969, grazie ad un saggio. Prima si parlava di ‘travestiti’. Oggi stiamo provando a introdurre una nuova parola, che fa paura. Transgender. Perché non siamo solo sesso, siamo sensibilità, modo di percepire la vita, di leggere la realtà”.

Dopo questa introduzione, Luxuria comincia a raccontare la sua storia, quella prima delle battaglie comuni in piazza, nei gaypride, in televisione, prima dell’elezione alla Camera. E’ la storia di chi ha dovuto lottare per l’affermazione di un’identità sessuale, anche contro i tanti episodi di bullismo subiti a scuola, anche contro il silenzio dei docenti che mai hanno provato a tutelarla. Oggi, il trend si sta invertendo. E le serate come quella di ieri sono necessarie per l’affermazione di una nuova visione della società. Al di fuori anche di ogni complotto sulla ideologia transgender, su lobby pseudomassoniche che secondo alcuni vorrebbero plasmare una comunità transessuale. Qui non c’è nessuno complotto, ma l’urlo di Vladimir Luxuria e di una intera comunità che vuole solo veder affermato il proprio diritto ad una sana educazione alle differenze.

giovedì 14 Febbraio 2019

(modifica il 29 Luglio 2022, 5:53)

Argomenti

Notifiche
Notifica di
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti