Cultura

Le opere del Primo Simposio Internazionale di Scultura in mostra a Corso Umberto

Antonio Aiello
Primo Simposio Internazionale di Scultura
Tommaso Minervini: "Un momento di sapere come l'arte è di tipo internazionale. Il nostro territorio è stato analizzato attraverso occhi nuovi"
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Sorgerà nel tratto finale di corso Umberto una vera galleria di scultura contemporanea su pietra. Composta di opere realizzate durante il Primo Simposio Internazionale di Scultura in Pietra che si è svolto tra il 19 e il 29 settembre, con la presenza di maestri di fama internazionale.

Sarà una raccolta permanente d’arte contemporanea. Attraverso la pietra lavorata, gli artisti hanno letto e interpretato il nostro territorio e il nostro mare con occhi nuovi.

“Un momento di sapere come l’arte è di tipo internazionale. Loro sono venuti qui – ha sottolineato il sindaco Minervini durante la manifestazione conclusiva svolta ieri – a plasmare parte del nostro territorio con occhi nuovi e la loro arte e per noi è una grande lezione, grazie per la donazione, grazie per l’interpretazione del nostro territorio che avete saputo dare”.

“Una dimostrazione perenne di come l’arte e la cultura potente non solo – prosegue – di rapporti internazionali ma anche di riflessione critica da parte di noi stessi, di tutela del nostro territorio. Qui sono rappresentati il mare, le nostre culture, il nostro Pulo, i nostri cantieri. Gli artisti hanno saputo apprezzare e custodire la bellezza della nostra città.”

Mauro Antonio Mezzina – direttore artistico del simposio – nella sua opera ha voluto ricordare l’architettura armonica della costruzione delle barche nella cantieristica. Il Pulo è stato rappresentato da Aurora Avvantaggiato, mentre la tedesca Maria Rucker ha raffigurato due barche e il mare, due elementi della nostra città. L’onda che si infrange è stata scolpita da Daniela Giglio, il giapponese Yoshin Ogata ha realizzato una goccia che scava la pietra. Pietro De Scisciolo ha realizzato una scultura metaforica sul mare, i colori e le parole, mentre la bulgara Agnessa Petrova ed il greco Antonis Myrodias, nelle loro opere hanno raccontato il gioco di ombra fra cielo, mare e terra e l’intreccio del mare e dell’uomo come dialogo fra i popoli.

Molfetta, dunque, si arricchisce di nuove opere scultoree ed è pronta a rifarsi il look.

lunedì 30 Settembre 2019

(modifica il 28 Luglio 2022, 23:22)

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