Cultura

Farmateatro, una cura per l’anima: l’iniziativa del Carro dei Comici

Sara Fiumefreddo
Farmateatro
«Il nostro è stato un timido tentativo costituito da dieci incontri volti a trasmettere la bellezza del fare teatro», le parole di Francesco Tammacco
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Farmateatro: una cura per l’anima. È questo il progetto che vede in prima linea, seppur in via telematica, “Il Carro dei Comici” di Molfetta in collaborazione con Morhpeus Ego, impresa cinematografica ruvese diretta da Michele Pinto.

«Il progetto nasce dall’idea che il teatro rappresenti una vera e propria medicina per l’animo umano. Purtroppo il coronavirus ha bloccato il laboratorio, che si sarebbe concluso con uno spettacolo, ma noi siamo ancora all’opera».

Con questo spirito Francesco Tammacco ha deciso di proporre sul web un’iniziativa che esuli dalla struttura teatrale. Si tratta di un laboratorio di dizione fonetica e di lettura espressiva che coinvolge gli allievi del teatro del Carro con più esperienza nel campo. Il segno di un legame maestro-allievo che non viene assolutamente meno in questa fase così delicata. «Il nostro è stato un timido tentativo costituito da dieci incontri volti a trasmettere la bellezza del fare teatro».

Il teatro che non si ferma davanti a niente, nemmeno davanti ad una pandemia.

Le esercitazioni dei ragazzi, raccolte sotto il suggestivo titolo di Farmateatro, sono prove d’attore a piccoli dosaggi.

«Abbiamo registrato dei videoclip in cui i giovani attori si cimentano in letture espressive delle ballate di Stefano Benni, Angelo Pintus, Gioacchino Belli, solo per citarne alcuni. È l’occasione di trattare non solo la lingua italiana, ma anche i codici tipici dei regionalismi».

Il faro della comunicazione, con il pubblico ma soprattutto con il proprio io interiore, si mantiene acceso anche tramite queste idee.

«Il teatro, secondo un’antica concezione, è un modo strutturato di sentire e di rappresentare il mondo. È quell’arte capace di inanellare tutti i codici artistici, oltre ad includere molta introspezione e ad essere fortemente necessaria per costruire ponti con l’esterno».

Iniziative come questa perdureranno fino a quando non sarà nuovamente possibile svolgere lezioni di teatro in presenza. Il Carro dei Comici, dopo il primo laboratorio che si sta per chiudere con successo, sta già raccogliendo iscrizioni per il prossimo progetto. La speranza è quella di continuare ad impreziosire la rete con significative pillole teatrali.

«Vogliamo far cadere quel velo di tristezza che avvolge i visi di molti da quando è iniziata la quarantena. Gli artisti hanno un incessante bisogno di raccontare il mondo e di raccontarsi attraverso il proprio sguardo sul mondo».

martedì 5 Maggio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 15:33)

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