Molfetta si sveglia con Tommaso Minervini al timone della città. La mozione di sfiducia presentata nei confronti del primo cittadino na ha ottenuto i voti necessari affinchè cadesse la sua amministrazione. Nella serata di ieri si è concluso il consiglio comunale tanto atteso: quattro punti all'ordine del giorno, con un focus particolare sulla delicata situazione amministrativa.
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I dodici firmatari della mozione Beppe Zanna, Paola de Candia (Rifondazione Comunista), Silvia Rana (Sinistra Italiana), Isa de Bari, Antonello Pisani, Doriana Carabellese (Forza Italia), Luigi Tridente, Leo Binetti, Pasqua Losito, Sergio de Candia e Giuseppe Balestra (Obiettivo Molfetta=, Pasquale Mancini (Officine Molfetta) votano tutti a favore della mozione, quindi contro Tommaso Minervini, tranne Doriana Carabellese.
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Per far cadere Minervini serviva, quindi, un altro voto. Decisiva Carmela Minuto che si è astenuta dal voto, tenendo in vita l'amministrazione Minervini che, con l'ultimo rimpasto effettuato nelle scorse ore, si presenta quasi totalmente rinnovata negli uomini e nelle forze politiche che lo hanno sostenuto dall'estate 2017 ad oggi.
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In chiave futura, guardando alle amministrative della prossima estate, l'astensione della senatrice Minuto è un segnale in più che conferma i rumors che vedono delle divisioni nel centrodestra molfettese.
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