Inaugurato ieri sera il comitato elettorale di Pietro Mastropasqua, nel salotto di Molfetta, a Corso Umberto I.
A fianco dei consiglieri comunali del centrodestra uscenti, Leo Binetti, Giuseppe Balestra, Luigi Tridente, Isa de Bari e Maria Spano, il candidato sindaco Pietro Mastropasqua presenta le sue liste e il suo programma.
"La battaglia non è iniziata oggi ma tanto tempo fa. Con compagni di viaggio che sono qui con me abbiamo iniziato una lotta contro la vecchia politica – le parole di Pietro Mastropasqua – Abbiamo detto no a Tommaso Minervini, a tutto ciò che la sua amministrazione rappresenta a Molfetta e per la città".
Ringraziamenti doverosi a chi ha scelto di sposare la sua causa. Ma non solo. "Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per chiudere le liste e sfidare la macchina burocratica, magari lavoreremo per alleggerire anche questo aspetto – le sue parole – Siamo delle liste bellissime, frutto dell'impegno reali di cittadini con valori".
Poi presenta la sua nuova casa, il suo comitato. "Questo sarà un luogo di incontro per i cittadini che mi chiedono di cambiare. Condividiamo il cambiamento e questo spirito dei cittadini – il commento – Inizieremo dalle cose picole, dal decoro urbano e le attenzioni ai particolari. Poi ci sarà spazio per le grandi opere. Le ragioni del nostro impegno? Faremo una campagna leale e corretta. Parleremo di Molfetta, molfettesi e problemi di Molfetta perché noi sappiamo come risolverli"
Infine, alcune parole chiave. "Il nostro è un progetto giovane, non solo anagrafico ma di spirito. Molfetta non è per i giovani, i giovani in politica non li vogliono, in quel gruppo politico non vogliono i giovani – continua – Un progetto audace, coraggioso. Il nostro non amato sindaco lo definisce arrogante, noi sappiamo come governare e amministrare Molfetta. Non vogliamo lezioni da nessuno, siamo pronti a governare e amministrare questa città. Siamo irriverenti, siamo persone libere. Non abbiamo prezzo, soprattutto i nostri elettori".
Un aneddoto simpatico e curioso svelato dallo stesso Mastropasqua. "Mi chiedete del perchè poso in giro sui cartelloni in città con una noce. Questa è la metafora di Molfetta, bellissima come una noce. La parte più buona è all'interno, il frutto. Dobbiamo eliminare la scorza, il guscio. Molfetta ha tanto frutto in tanti campi, non lo fa perché un guscio è sopra di lei, sul commercio, agricoltura, anziani, giovani. Il guscio è l'amministrazione Minervini che noi abbiamo il dovere di rompere".
Si chiude con un commento alle liste altrui e battute che lasciano trasparire entusiasmo e serenità nel centrodestra-civico molfettese. "Dall'altra parte schierano undici liste. Una battuta, hanno fatto una squadra di calcio. Noi abbiamo fatto la squadra di calcetto più una riserva – scherza Pietro Mastropasqua – Se parliamo alla gente possiamo vincere, la battaglia sarà sempre più aspra certo dei nostri valori e dei nostri programmi.
LA MINORANZA VINCE Affluenza 1° turno elezioni Molfetta 2017 pari a 60,62 %. Affluenza ballottaggio Molfetta 2017 pari a 44,79 %. Il mio ragionamento vuole essere oggettivo e quindi parte da questo dato. Il principale partito alle ultime elezioni molfettesi è stato quello degli ASTENSIONISTI. Domanda(che i 4 candidati sindaco devono necessariamente porsi): Chi è l'astensionista medio? Il disilluso. Il menefreghista. L'indifferente. Queste sono ,a mio modesto parere, le 3 macro aree in cui andare a pescare il soggetto in questione. Bene,vi sembra che in questo inizio di campagna elettorale qualcuno stia dialogando(o quantomeno ci stia provando) con il principale partito della passata tornata elettorale? A me sembra di no. Tutti,grosso modo dicono e si prefiggono i medesimi obiettivi.