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Mastropasqua: “Voglio essere il sindaco dei cittadini, non il burocrate degli uffici comunali”

Angelo Ciocia
Pietro Mastropasqua sul palco in piazza Principe di Napoli
Focus sull'ospedale del Nord Barese e il "Don Tonino Bello", sull'economia molfettese in ginocchio e sulla piscina: interventi per rendere bella Molfetta
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E' un bagno di folla quello che travolge Pietro Mastropasqua, nell'uscita pubblica di ieri sera in piazza Principe di Napoli. Ad accompagnare il 42enne candidato sindaco ci sono le sue sei forze civico-politiche di centro destra e tanto pubblico.

"Molfetta è trasandata, rendiamola bella", è il titolo del talk in piazza Principe di Napoli con Mastropasqua guidato negli spunti da Salvatore Petrarolo.

E' il duo comico formato da Franco Todisco ed Enzo Altomare a portare leggerezza e spensieratezza. A Pietro Mastropasqua l'onere di portare concretezza e dare risposte ai tanti molfettesi accorsi.

"Questa è una piazza di cittadini liberi. Vi faccio una promessa: non vi deluderò, dateci fiducia – l'esordio del candidato sindaco, accompagnato da un boato – Per rendere bella Molfetta, va mandato uno sfratto a Tommaso Minervini sindaco. Non faremo mai un passo indietro, noi non torneremo mai più con Tommaso Minervini: lo chiarisco subito così non diamo adito a strane idee"

E allora, ripetuta la metafora della noce, con una Molfetta bella che deve rompere con la vecchia politica per avere un frutto, all'interno, buono e gustoso, il candidato sindaco del centrodestra analizza i punti per rendere bella la città.

"Il termine trasandata mi è stato suggerito da una signora: Molfetta non ha avuto le giuste attenzioni in termini di pulizia e decoro, ma anche e soprattutto per quanto riguarda cultura, pesca, agricoltura, turismo. Siamo una città sul mare ma turisticamente siamo all'anno zero – continua Mastropasqua – La gestione della cosa pubblica è stata pessima. La gente mi chiede di cambiare, di guardare gli ultimi, i diversamenti abili e le periferie. La gente chiede ascolto".

Cambiamento è la parola d'ordine. "Che sindaco sarò? Il sindaco dei cittadini, non il burocrate chiusto negli uffici e seppellito nelle carte a pensare ad appalti e lavori pubblici. Voglio essere il sindaco che va in giro a trovare gli agricoltori, i commercianti e che vive le periferie – le parole di Mastropasqua – Incontro tanta gente che mi dice che solo in questo periodo sta vedendo Minervini in giro. Mi chiedo se ha mai sceso il corso Umberto, se è mai andato il giovedì al mercato: io l'ho fatto e ho promesso di farlo anche da sindaco, compatibilmente con gli impegni che ci attendono".

Per rendere bella Molfetta, si parte da fare chiarezza sulla questione ospedale. "Non si scherza sulla salute dei cittadini, possiamo fare polemica su tutto ma non sulla salute. Ho detto di essere preoccupato e in queste ore ho pesato due pezzi da novanta delle altre coalizione, il dottor Spaccavento e il consigliere regionale Tammacco – spiega Mastropasqua prima di fare una cronostoria della vicenda – La questione ospedale è vecchia e risale al 2010-11 quando da consigliere votavo le delibere. La prima sorpresa è nel 2016 con l'ospedale definanziato con un responsabile: Michele Emiliano, dell'altra coalizione. Finalmente a marzo 2022, il sindaco di Molfetta e di Bisceglie in pompa magna annunciano l'ospedale. Si dirà sottovoce che sarà fatto a Bisceglie, con stazione appaltante ASL BAT: si avranno 106 milioni per l'ospedale del Nord Barese e 16 milioni per ristrutturare il nostro ospedale".

Tutto bello, con una sorpresa. "Al giorno d'oggi, la Regione finanzia 17 interventi sull'edilizia sanitaria, tranne uno: l'ospedale di Molfetta. Questo dimostra che la coalizione Molfetta Vincente non dice bugie, ma sbugiarda gli altri. Tammacco, a cui riconosco di non aver detto una bugia, ha detto che lo studio di fattibilità è lontano dal realizzarsi – è un fiume in piena Pietro Mastropasqua sul tema – Sempre lui dice, a maggio 2022, che i soldi per realizzare l'ospedale di Molfetta sono 25 milioni. In due mesi questi soldi fantasma che la Regione non ha stanziato per noi sono addirittura aumentati: Spaccavento e Drago dicono che in quindici giorni si risolve la questione. Una cosa è sicura: il sindaco Minervini, il governatore Emiliano, il consigliere Tammacco, il dottor Spaccavento e Drago devono mettersi d'accordo perchè sulla salute dei cittadini non si scherza".

Dopo uno sguardo attento alla questione ospedale, ecco la visione sull'economia cittadina. "Sono mancate le politiche in materia di agricoltura, pesca, turismo. Ci si è dimenticati dell'economia tradizionale, in favore di appalti e lavori pubblici. Corso Umberto, corso Margherita, corso Fornari, via San Francesco d'Assisi sono le vie del commercio e sono in condizioni dispetare: ho ascoltato i commercianti, ho visto pianti. Sono cittadini anche loro e va data attenzione", il suggerimento del candidato sindaco di centrodestra.

Infine, chiusura sull'ultimo intervento per rendere bella Molfetta. "Quel rudere sul mare chiamato piscina, va buttato giù e ricostruito altrove, in un'area più ampia, con parcheggi", chiude Mastropasqua

 

sabato 28 Maggio 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 12:06)

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