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Minervini: “Il 26 giugno scriviamo una nuova pagina per questa città”

La Redazione
Tommaso Minervini
Tommaso Minervini chiude la campagna elettorale a corso Umberto
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È terminata con una standing ovation dei cittadini presenti  l'ultima uscita del candidato sindaco Tommaso Minervini, sindaco uscente, che ha concluso da poco il suo ultimo comizio prima del silenzio di riflessione e poi del potere delle matite per scegliere chi governerà la città nei prossimi anni.

La location scelta per l’ultimo appello è stato il “salotto buono della città”, ovvero corso Umberto. 
Ad introdurre Tommaso Minervini sul palco ci ha pensato Titti Lioce, che per tutto il mandato, ha operato in silenzio al fianco del sindaco ribadendo che negli ultimi giorni si sono dovuti difendere dagli attacchi, di chi non ha voluto salvare tutto quello che è stato fatto in questo cinque anni, ricordando quello che è stato trovato nel 2017.

“Noi abbiamo raccontato – racconta durante l’introduzione – Quello che abbiamo fatto è quello che dobbiamo fare nei prossimi cinque anni e quello che dobbiamo migliorare. Vi abbiamo letto e ascoltato in questa campagna elettorale. Accettiamo la responsabilità degli errori senza temere di lavorare con onestà e difendere l’integrità e l’etica delle persone perbene partendo dal candidato sindaco e da tutti i nostri candidati”.

Il candidato sindaco ha voluto ringraziare tutti soprattutto quei 15000 cittadini che hanno votato la coalizione del sindaco soprattutto ai tanti giovani che si sono avvicinati e impegnati per la città con il sogno di costruire una nuova classe politica.  “In questi cinque anni abbiamo costruito una comunità di destino sopperendo alla disgregazione politica. Molfetta è gelosa della sua città, dobbiamo costruire una comunità che vada a lottare per i propri interessi. Sono stati superati ostacoli, siamo riusciti a portare a Molfetta la Zes, poi ci sono 12000 lavoratori nella zona PIP e artigianale che nei prossimi anni saranno raddoppiati. Nei primi 100 giorni del consiglio comunale sarà portato il progetto della stazione sul porto “questo è lo sviluppo concreto della città”.

Altri propongono il verde noi abbiamo costruito lama martina. “Noi vogliamo pulsare come una grande comunità, libera che si fa padrone del proprio destino e del proprio futuro”.  Non sono mancati gli attacchi verso chi vuole disgregare una comunità, non sanno che i molfettesi sono gelosi del proprio sviluppo. “Abbiamo dato cuore e servizio a questa città per proteggere la città dal Covid. Molfetta è una città appetibile per quello che abbiamo fatto in questa città"

“Ai nostri figli dobbiamo raccontare fatti e lo sviluppo non possiamo raccontare delle diatribe e inciuci che poi viene dimenticato nel giro di pochi mesi e quello che si lascia nella città che viene ricordato. Dobbiamo difendere la maggioranza degli elettori per la democrazia.”

Il 26, ha ribadito Tommaso Minervini, dobbiamo essere i capitani della nostra città per continuare a costruire e avere l’autonomia di questa città che deve essere la forza di questa comunità. Dobbiamo scrivere l’orgoglio e l’identità di una città. Solo una grande personalità della città non permette la colonizzazione abbiamo tante cose da fare e concretizzare. Il 26 deve essere la consacrazione di quella che gli elettori hanno già sancito andando dritto al nostro obiettivo. I fatti sono sotto gli occhi di tutti abbiamo già 13 consiglieri che possono diventano 16 con il premio di maggioranza. 

“Il 26 si scrive una nuova pagina importante della nostra città riprendendosi l’orgoglio di essere molfettese”, chiude.

venerdì 24 Giugno 2022

(modifica il 27 Luglio 2022, 11:14)

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