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​La sinistra: «Sulla piscina la città città e i lavoratori subiscono uno stop inaccettabile»

La Redazione
La piscina comunale di Molfetta
La nota dei consiglieri di opposizione Gianni Porta, Antonello Zaza e Paola Natalicchio
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“Sulla piscina comunale l’amministrazione Minervini fa acqua e dimostra che la macchina comunale, con il nuovo sindaco, è allo sbando. La città e i lavoratori subiscono uno stop inaccettabile. La struttura deve riaprire in tempi brevi e l’Amministrazione non ha scusanti”. Lo affermano in una nota i consiglieri dell’opposizione di sinistra, Paola Natalicchio, Gianni Porta e Antonello Zaza. nn“Ricostruire la vicenda aiuta a orientarsi tra le affermazioni nebulose del sindaco, visto che siamo stati noi già lo scorso agosto con una interrogazione consiliare a chiedere all’Amministrazione comunale a che punto fosse la procedura pubblica di gara per l’individuazione di un nuovo soggetto gestore della piscina comunale. Avvertivamo, infatti, questa priorità per via della grande rilevanza per la collettività della struttura chiusa a seguito di grave inadempimento contrattuale. Ma soprattutto volevamo assicurarci che le conseguenze più negative non si determinassero sul piano occupazionale, ossia chiedevamo all’Amministrazione comunale se avesse avuto intenzione di tutelare con clausole di salvaguardia i lavoratori dipendenti della precedente società concessionaria dell’impianto comunale, al fine di favorire il loro ritorno al lavoro presso l’impianto comunale”, spiegano i consiglieri nella nota.nn“Il 6 ottobre scorso il Sindaco ci ha risposto ufficialmente assicurando che la clausola sociale per i lavoratori già dipendenti era stata inserita, secondo i termini previsti dalla legge e avviando la procedura di gara. Dopo due mesi, invece, registriamo da parte dell’Amministrazione comunale la sospensione della procedura per effettuare “approfondimenti tecnici in ordine alla eventuale quantificazione dei danni all’impianto natatorio verificatisi successivamente alla redazione della relazione tecnica”.

“Questi approfondimenti non potevano essere fatti per tempo? Perché il sindaco si è reso conto di questa necessità solo nelle ultime ore, annullando una gara che tutta la città aspetta con trepidazione?”, chiedono Natalicchio, Porta e Zaza.

nnE concludono: “Siamo preoccupati per il troppo lavoro di cui si è caricato il sindaco che continua a occuparsi di bilancio, tributi, personale, società partecipate, sport, appalti e contratti. Tutte queste deleghe tenute nelle sue mani, gli impediscono com’è ovvio di controllare e verificare tutto. Siamo preoccupati perché la città pensava di aver scelto un sindaco “esperto” ma quest’Amministrazione si dimostra col passare del tempo sempre più dilettantesca, raffazzonata e ritardataria. Siamo preoccupati perché questa sospensione allunga i tempi di affidamento e conseguentemente il rientro dei lavoratori dipendenti che, insieme alla città, sono le principali vittime di una vicenda che ripropone il tema delicato della gestione in concessione delle strutture. Come è possibile che un’amministrazione così esperta, come racconta il Sindaco, non riesca a riaprire la piscina in tempi brevi e ci riporti, con questo annullamento della gara, alla casella di partenza?”.

mercoledì 6 Dicembre 2017

(modifica il 29 Luglio 2022, 20:03)

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