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Rifondazione Comunista e Compagni di Strada presentano un’interrogazione sugli impianti pubblicitari

La Redazione
Consiglio Comunale
"Ci sembra che in questi ultimi anni la situazione sia sfuggita di mano all'Amministrazione"
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Riceviamo e pubblichiamo la nota diffusa da Rifondazione Comunista e Compagni di strada.

Ieri mattina i consiglieri comunali di Rifondazione Comunista e Compagni di Strada, Gianni Porta e Paola de Candia, hanno presentato un’interrogazione consigliare per accendere i riflettori sulla proliferazione di impianti di pubblicità nella città.

Il vigente Regolamento degli impianti pubblicitari divide il territorio comunale in quattro ambiti. Ebbene le prime due zone – Ambito n. 1 e Ambito n. 2 – comprendono le aree del centro storico e del centro urbano per cui varrebbero “esigenze di tutela architettonica ed urbanistica” nonché “massima cautela negli inserimenti pubblicitari”.

Ciononostante ci sembra che non poche vie principali del centro urbano – collocate in Ambito n.1 e Ambito n. 2 – siano state interessate progressivamente nel tempo dall’installazione di impianti pubblicitari a mezzo video e led.

Ci chiediamo – e i nostri consiglieri comunali chiedono all’Amministrazione comunale – se il Regolamento comunale sia stato rispettato, se questi impianti dispongono di autorizzazioni rilasciate dal Settore comunale competente e siano in regola con le prescrizioni del Codice della strada.

Ci sembra, infatti, che in questi ultimi anni la situazione sia sfuggita di mano all’Amministrazione forse troppo presa nel coltivare le ambizioni elettoralistiche dei suoi personaggi di spicco.

È il caso, dunque, di richiamare l’attenzione di chi governa la Città, in questo quinquennio, verso la responsabilità che si lega al ruolo della Gestione del Bene Comune anche attraverso il controllo dell’applicazione dei regolamenti comunali a questo finalizzati.Tra due settimane la nostra città affronterà il secondo step per la candidatura a “Capitale Italiana della Cultura 2021” e gli uffici saranno certamente impegnati, in questi giorni, a preparare il “Dossier” all’interno del quale, al netto della descrizione di ciò che c’è (e nel caso del nostro territorio non è assolutamente poco), andrebbe prospettata una “Visione” rispetto all’uso che si vuole fare di ciò che c’è per sviluppare e “CAMBIARE” il territorio.

Dunque, se l’attuale amministrazione dimostra di avere una tale sensibilità verso la cura del Bello e la valorizzazione del Territorio, va da sé che debba quantomeno rimettersi in carreggiata rispetto alla gestione ordinaria dello stesso, nel pieno rispetto delle esigenze di tutela architettonica ed urbanistica, riportate nel Regolamento Comunale richiamato.

giovedì 13 Febbraio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 18:44)

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