Spettacolo

Ensemble di Musica Antica Resonare Fabris, il ringraziamento per Molfetta in Allegrezza 2019

La Redazione
Ensemble Resonare Fabris
l'Associazione Digressione Contemplattiva ha presentato il concerto-reading "Quanno canta 'o presebbio. Suoni e storie dal presepe napoletano" a cura dell'Ensemble di Musica Antica Resonare Fibris
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Per il cartellone natalizio “Molfetta in Allegrezza 2019” del Comune di Molfetta, l’Associazione Digressione Contemplattiva ha presentato il concerto-reading “Quanno canta ‘o presebbio. Suoni e storie dal presepe napoletano” a cura dell’Ensemble di Musica Antica Resonare Fibris.

L’evento si è tenuto domenica 22 dicembre 2019, alle ore 20, nella Chiesa di San Pietro a Molfetta.

Il presepe popolare napoletano non è semplicemente la rappresentazione plastica della nascita di Cristo, ma è ancor più un microcosmo nel quale luoghi e personaggi evocano precise simbologie in quanto aggregati di antiche superstizioni, leggende e tradizioni.

Lo spettacolo-concerto intende guidare lo spettatore nel mondo sonoro del presepe napoletano, pensato come riproduzione in piccolo della Napoli barocca, recuperando da un lato quel repertorio di villanelle “alla napoletana” che è da considerarsi il più importante genere musicale inventato a Napoli prima dell’opera buffa (nato nel Cinquecento e presto diffusosi con enorme successo in tutta Europa), dall’altro attingendo allo straordinario tesoro di canzoni popolari, ninna nanne e canti devozionali legati alle tradizioni del periodo natalizio (e non solo) di area prevalentemente napoletana, non senza uno sguardo ad alcune antiche espressioni musicali di quella Spagna che per oltre due secoli dominò Napoli e il meridione d’Italia.

Da questo percorso emerge un mondo sonoro che, pur spaziando tra aree geografiche tra loro distanti e tra “generi” differenti, rivela numerosi punti di contatto e soprattutto unaspiccata influenza mediorientale che, per le note ragioni storiche, permea e, potremmo dire, unifica le tradizioni musicali del Mediterraneo, testimoniando una complicità culturale tra Oriente e Occidente all’epoca ancora fertilissima, ma che in seguito si sarebbe fatalmente interrotta.

Una voce narrante, raccontando aneddoti e leggende, guida lo spettatore all’interno di questo viaggio originale, e per certi versi labirintico, attraverso luoghi e personaggi che rimandano a un vero e proprio codice onirico della tradizione popolare.

Musiche di anonimi napoletani del XVI, XVII e XVIII secolo, anonimi spagnoli del XVI secolo, Alfonso X El Sabio (XIII sec.), Orazio dell’Arpa (XVII sec.), Filippo Azzaiolo (XVI sec.), Athanasius Kircher (XVII sec.), Marin Marais (XVIII sec.), Alfonso Maria de’ Liguori (XVIII sec.) e altri, nonché canti popolari profani e devozionali (di area campana, ma non solo) di autori ignoti e datazione incerta; danze tradizionali turche raccolte da Dimitrie Cantemir (XVII-XVIII sec.). Drammaturgia musicale di Graziano Andriani; testi di Graziano Andriani e Domenico Andriani; Federica Altomare e Graziano Andriani, canto; Michele Saracino, violino e ribeca; Antonella Parisi, viola da gamba; Angela Lacalamita, salterio; Edward Szost, tiorba; Domenico Andriani, voce recitante

Il repertorio dell’Ensemble intende esplorare un ampio ventaglio di forme, generi e stili dal Medioevo al Barocco, cercando di restituire, nella maniera più fedele possibile, le sonorità e lo spirito di una musica che, pur appartenendo a un tempo lontano, è ancora in grado di «laxis resonare fibris» (per citare l’incipit del celebre inno di San Giovanni che dà il nome al gruppo), facendo di nuovo vibrare le corde intorpidite della sensibilità e dell’intelligenza umane. Lungi dal perseguire un intento puramente “archeologico”, l’attività dell’Ensemble poggia sulle convinzione che la riscoperta di un passato musicale in cui spiritualità, invenzione e ricerca si intrecciano al di là dei confini tra paesi e culture differenti possa contribuire a rischiarare i tempi bui in cui viviamo.

“Un’iniziativa diversa e sicuramente innovativa. Ringraziamo l’amministrazione comunale per l’opportunità che ci è stata concessa, nelle persone del sindaco Tommaso Minervini, dell’assessore alla Cultura Sara Allegretta e del consigliere comunale Sergio Spadavecchia, presentatore della serata”, le parole dell’Ensemble.

giovedì 9 Gennaio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 20:04)

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