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Olimpiadi della Medicina, il dottor Francesco Garofoli mette nel mirino il sesto oro

Antonio Aiello
Francesco Garofoli
Il dottore molfettese, quest'oggi, sarà di scena a Malta nella gara di sollevamento pesi. Le sue parole alla vigilia dell'Olimpiade della Sanità; con una medaglia d'oro entrerebbe nella storia
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Ci risiamo. Dopo l’argento della passata edizione, il dottor Francesco Garofoli ci riprova a conquistare la sesta medaglia d’oro che lo farebbe entrare di diritto nella storia. Eccolo a Malta per partecipare alla 39esima edizione dei giochi mondiali della medicina e della sanità, una vera e propria olimpiade dove scenderanno in pista proprio tutti quelli che lavorano nella sanità, biologi, farmacisti, veterinari, fisioterapisti, medici, studenti delle facoltà scientifiche sanitarie, infermieri, operatori di tutto il mondo.

Il dottor Garofoli scenderà in pedana, quest’oggi, nella disciplina del sollevamento pesi. Una gara con una concorrenza agguerrita, dove cercherà dopo mesi di duro allenamento di dire la sua.

Dopo tanta attesa finalmente siamo arrivati alla vigilia della gara, gli atleti alla vigilia sono un po’ nervosi, lei è tranquillo. Ce la farà ad entrare nella storia conquistando quell’oro che per poco l’anno scorso non è riuscito a portare a casa?

“Il mio vero obiettivo è quello di non perdere il mio stato di forma psicofisica. E di far sì che possa essere sempre pronto ad affrontare le difficoltà che la vita può farti ogni giorno incontrare. In tutta sincerità ti dico che i “pesi” sono sempre stati, da 30 anni a questa parte, gli amici migliori che mi abbiano supportato nei momenti più difficili. Loro mi aiutano, ogni giorno, a stare in forma col corpo e con la mente. Ciò che mi dà tranquillità prima di una gara internazionale è questo, che io stia bene. Poi il resto viene da sé.”

Sabato prima di partire per Malta, qual è stato l’augurio che più le ha fatto piacere?

“Quello di un amico che lavora con me. Mi ha detto “non alzare solo il massimo che puoi, ma mettici il cuore”. Lui ha colto nel segno. Una gara è per me l’atto finale di un percorso di salute e forza psicofisica in cui ci metto il cuore per dare il meglio di me.”

Pomeriggi di allenamento, orari di ambulatorio, ore di ascolto con i pazienti. Dove trova tutta questa energia il dottor Garofoli?

“Te l’ho appena detto. Trovo la forza nella passione in ciò che faccio. Talvolta un po’ di stanchezza fisica alla fine della giornata, ma mai scoraggiamento psichico o morale. Amo ciò che faccio e ciò mi permette di non stancarmi mai mentalmente. Perché la forza di cui parli è soprattutto nella mente.”

Mi tolga una curiosità quando scende in pedana, cosa si pensa in quel momento?

“Solo ad una cosa, a dare il massimo di me stesso. Con tutta l’energia fisica e mentale a mia disposizione.”

lunedì 18 Giugno 2018

(modifica il 29 Luglio 2022, 12:31)

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