Calcio

Fabio Petruzzella, dal Quirinale al sogno di portare la nazionale trapiantati a Molfetta

La Redazione
Nazionale trapiantati e Sergio Mattarella
Il molfettese si è laureato ad ottobre campione d'Europa ed è stato in questi giorni ospite di Sergio Mattarella
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“Il calcio è un elemento valido per curare tutti i mali, specialmente quelli psicologici – furono le parole di Fabio Petruzzella, protagonista della cavalcata azzurra agli europei della nazionale trapiantati, che all’epoca, continuò – Di questa esperienza porterò sempre nel mio cuore gli sguardi e i racconti dei miei compagni, le lacrime del mio mister e il cuore che ogni giocatore ha messo in campo durante la nostra splendida cavalcata”.

Fabio Petruzzella, assieme ad altri azzurri quasi tutti trapiantati, si è laureato campione d’Europa a Tours, dove si è svolto l’Europeo di categoria di calcio per trapiantati dal 20 al 26 ottobre.

Ieri la premiazione al Quirinale, dinanzi al presidente della repubblica Sergio Mattarella. Un occhio al passato, con una vittoria splendida. Ma soprattutto al presente, con quella stretta di mano al presidente della repubblica. Ma occhi aperti e vigili sul futuro. Riavvolgiamo il nastro per vivere questi tre mesi folli e pieni di vita vissuta di Fabio Petruzzella.

Tipo il 16 gennaio. “La giornata di ieri è stata molto emozionante. Non capita tutti i giorni di essere invitato dal Presidente della Repubblica in udienza privata e ricevere i complimenti con tanto di stretta di mano. Ci ha ringraziati per il messaggio e il progetto che portiamo avanti ammettendo quanto sia ancora molto difficile accettare l’idea di donare gli organi nella nostra nazione. Ci ha fatto un grande in bocca al lupo per il Mondiale di Cesenatico sperando in un bis dopo l’Europeo a Tours – le parole di Fabio, che illustra la stagione agonistica della nazionale trapiantati e i prossimi impegni ufficiali – La nostra stagione proseguirà sul campo con impegni durante tutto l’anno: Palermo il 14-15 Febbraio, Coverciano il 17 maggio, San Siro il 27 maggio per citarne qualcuno di rilievo. Sarà tutto propedeutico alla preparazione al Mondiale ma soprattutto a girare l’Italia per continuare a divulgare il nostro messaggio di donare è vita per sensibilizzare quanto più possibile la gente a questa causa”.

Girare l’Italia per portare un messaggio che Fabio, con forza aveva lanciato anche su Molfettalive, nei minuti successivi alla finale di Tours: “Essere donatore significa aumentare la speranza di vita di ogni singola persona, dare e condividere la possibilità di continuare a vivere”, una sorta di assist nella Vita.

Un assist che Fabio vorrebbe lanciare alla sua amata Molfetta. “Spero di far conoscere questa bellissima realtà al mio territorio e alla mia città organizzando qualcosa di importante. Sono orgoglioso di essere calciatore della nazionale italiana di calcio trapiantati ma soprattutto sono orgoglioso della mia città. A breve organizzerò una conferenza stampa, con la presenza del vice sindaco e assessore alla cultura Sara Allegretta – le parole di Fabio, prima di svelarci il suo sogno – Voglio portare il bellissimo messaggio e questa fantastica esperienza nella mia città, oltre a sensibilizzare sul tema della donazione organi. La conferenza deve avere lo scopo di informare e far conoscere questa realtà, le nostre attività, i nostri impegni, sperando di intercettare le aziende del territorio per finanziare i nostri progetti e l’umanità della gente per dire sì a un qualcosa che cambia davvero la vita”.

La scalata di Fabio è partita. Prima l’Europeo, adesso la sede italiana per eccellenza. Nel futuro il Mondiale e un occhio particolare verso la sua città.

venerdì 17 Gennaio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 19:41)

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