Calcio

Il ritorno a testa alta di Vito Grieco a Bari

La Redazione
Vito Grieco
Con la sua Sicula Leonzio ha messo in difficoltà la corazzata di Vivarini
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Sul campo è arrivata la sconfitta, ma a prescindere dall’1-0 che ha visto il Bari sconfiggere la sua Sicula Leonzio, Vito Grieco ha fatto un figurone al San Nicola.

Mercoledì infatti la compagine siciliana allenata dall’allenatore molfettese avrebbe meritato decisamente di più degli 0 punti che ha portato a casa. Una prestazione gagliarda, quella degli ospiti, che hanno anche sfiorato il vantaggio con un colpo di testa di Lescano, stampatosi sulla traversa. Poi, sul finire del primo tempo, è arrivato il gol di Simeri, per il Bari, che ha deciso la gara.

E pensare che la Sicula Leonzio era arrivata a Bari senza troppe velleità, considerando il penultimo posto in classifica, al cospetto della corazzata biancorossa. Invece la differenza non si è vista, e Grieco, richiamato sulla panchina siciliana proprio la scorsa settimana dopo il discutibile esonero dei mesi scorsi, ha quasi fatto l’impresa.

“Abbiamo disputato un’ottima partita – ha affermato in conferenza stampa dopo il match – e avremmo meritato di più. Era successo anche all’andata, ma perdemmo anche allora. Sono contento a ogni modo della nostra prestazione. Il Bari? Grande squadra, organizzata. Differenze di qualità rispetto a un girone fa? Come il giorno e la notte”. Tanti complimenti, quindi, al gruppo allenato da Vivarini. E un amarcord che non poteva mancare.

Grieco era infatti un ragazzino quando giocava nella Primavera del Bari. Era il club dei Matarrese, l’allenatore di quel gruppo era Pasquale Loseto, in una squadra composta anche da Tangorra, Parente, Bigica, Amoruso, De Napoli. “Una splendida realtà – ha ricordato di recente al Corriere del Mezzogiorno – in quel gruppo c’era gente che ha fatto calcio a certi livelli. Sono ricordi bellissimi”.

Grieco avrebbe poi spiccato il volo. Da Molfetta sarebbe arrivato al top della B, sfiorando a più riprese un esordio in A, che per qualità avrebbe meritato. Anche il ritorno a Bari sarebbe mancato davvero per un soffio.

“Vestivo la maglia del Catania – ha ricordato – ma un giocatore del Bari rifiutò lo scambio con la mia ex squadra e la trattativa si arenò”.

Tempi andati ormai, resta la grande emozione del ritorno in Puglia. E la voglia di condurre in porto un risultato speciale: la salvezza della Sicula Leonzio. Ma a lui, che ha fatto di grinta e tecnica il suo marchio di fabbrica, il coraggio per le sfide non è mai mancato.

venerdì 24 Gennaio 2020

(modifica il 28 Luglio 2022, 19:24)

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